Il recente acquisto del nuovo server ha portato, anzi, favorito, una super migrazione dell’infrastruttura di virtualizzazione. I server del Liceo, come tante infrastrutture informatiche, non hanno infatti direttamente installato un sistema operativo che esegue i vari servizi: non c’è installato un Windows Server che condivide le cartelle di rete o un Linux che ospita il sito web della scuola. Bensì questi sono server non fisici ma virtuali. Parliamo infatti di un ambiente di virtualizzazione, costituito da una componente software (quest’ultima effettivamente installata “sul ferro”, direttamente sull’hardware server), un virtualizzatore (hypervisor) che si occupa di emulare le componenti hardware per le numerose macchine virtuali (virtual machines, VM) che girano al suo interno
Sebbene il tempo passa e la tecnologia avanza, il server primario della scuola stava raggiungendo la conclusione della sua carriera (quanto meno come server primario). Era giunta l’ora di dotarsi di una nuova macchina, robusta, moderna e performante! Sfruttando così anche dei finanziamenti legati al PNRR la scuola ha potuto acquisire un nuovo server, che svolgerà funzioni di hypervisor primario, un Dell PowerEdge R7525-NVME !
In occasione dell’apertura delle iscrizioni per le nuove classi prime, ieri ho prestato particolare attenzione al corretto funzionamento del sito web istituzionale https://www.liceomascheroni.it/, ospitato su hosting on premise, presso i server stessi della scuola (ne parlavo qui). Il timore era che potessimo avere alte richieste ed il sito potesse non essere sufficientemente reattivo (come tra l’altro abbiamo riscontrato, invece, per i siti di altre istituzioni scolastiche, per esempio).
Effettivamente il traffico in più c’è stato, abbiamo avuto un incremento del +50% rispetto alla quotidianità. Ma niente di anomalo, soprattutto dal punto di vista del corretto funzionamento e caricamento del sito, grazie ai sistemi del server MaskLemp (che, nel corso del tempo, ha anche subito un necessario aggiornamento software), sul quale il sito è ospitato, ed ad un meccanismo di cache del sito in memoria, implementato con Memcached.
L’anno scolastico 2021/22 è stato un anno di ripresa. Sia dal punto di vista epidemiologico, che ha portato alla conclusione dell’emergenza Covid ma anche, soprattutto, per i finanziamenti stanziati per la ripartenza ma anche per l’ammodernamento della struttura scolastica (e non solo), sia puntando alle infrastrutture (all’hardware) sia puntando alle persone (formazione e progetti destinati a tutta l’utenza scolastica: dipendenti e studenti).
Tra questi è citabile il finanziamento Reti locali cablate e wireless nelle scuole (col Progetto 13.1.1A-FESRPON-LO-2021-262: Cablaggio strutturato e sicuro all’interno degli edifici scolastici) che ha portato ad un ammodernamento dell’infrastruttura di rete scolastica, con una nuova rete LAN (che affianca parallelamente la pre-esistente) più veloce e performante, grazie a nuovi cablaggi ed apparati attivi
È curioso confrontare l’utilizzo di piattaforme in cloud come Drive o lo stesso Google Classroom, prima e durante il lockdown. E G Suite mette a disposizione, nella console di amministrazione, qualche interessante grafico di utilizzo a proposito.
Come tutti ci aspettavamo, infatti, le piattaforme di didattica a distanza e gli strumenti che offrono hanno avuto un incremento esponenziale di utilizzi a partire da fine febbraio. Ed anzi, mentre certi servizi della G Suite (come ad esempio Google Drive) erano già abbastanza utilizzati anche prima e pertanto l’incremento di utilizzo non è stato così marcato, per altri servizi come Google Classroom la differenza si vede eccome!




