È curioso confrontare l’utilizzo di piattaforme in cloud come Drive o lo stesso Google Classroom, prima e durante il lockdown. E G Suite mette a disposizione, nella console di amministrazione, qualche interessante grafico di utilizzo a proposito.
Come tutti ci aspettavamo, infatti, le piattaforme di didattica a distanza e gli strumenti che offrono hanno avuto un incremento esponenziale di utilizzi a partire da fine febbraio. Ed anzi, mentre certi servizi della G Suite (come ad esempio Google Drive) erano già abbastanza utilizzati anche prima e pertanto l’incremento di utilizzo non è stato così marcato, per altri servizi come Google Classroom la differenza si vede eccome!
Google Drive infatti era già abbastanza utilizzato prima, da più della metà degli utenti della scuola (1000 su 1700 totali attivi). Il vantaggio di avere i propri file, su uno spazio di archiviazione senza limiti, sicuro e con parecchie funzionalità integrate (come la suite di office automation o la possibilità di condivisione con diversi permessi e livelli) era ed è un’utile comodità.
L’incremento, da fine febbraio, c’è stato, è ben visibile. E si nota anche il piccolo calo in corrispondenza delle festività di carnevale (seconda metà di febbraio, prima dell’incremento) e pasqua (in corrispondenza del 13 aprile). Di certo la crescita di utilizzo di Google Classroom, invece, è stata decisamente più marcata:
Prima del lockdown, Classroom era utilizzato infatti da circa 400 utenti (circa quindi 14 classi). Durante il lockdown c’è stato il boom, diversi docenti hanno potuto apprezzare le funzionalità del servizio ed è stato utilizzato pertanto per circa 48 classi, di media (su 58 classi totali), +335%. Anche in questo grafico sono ben visibili i periodi festivi, oltre alla conclusione delle lezioni (che non ha però azzerato l’utilizzo delle Classroom, in quanto la piattaforma è stata anche utilizzata per distribuire lavori estivi e ripassi).
Spero che questo utilizzo forzato delle tecnologie abbia permesso a tutti i docenti, studenti e docenti, di apprezzarne le funzionalità e (per alcuni docenti) non vedere più questi strumenti come un nemico, da evitare, ma come un utile supporto al loro lavoro: Sarà da verificare a settembre innanzitutto e una volta ripresa la normale quotidianità se l’utilizzo rimarrà costante o calerà